martedì 3 giugno 2008

Comunicazione e richiesta di preghiere

Ciao a tutti,
come dicevamo, il blog sta morendo, in termini di visitatori... poco male, come un blog muore in fretta, riparte alla grande nel momento in cui c'è la spinta, l'entusiasmo e si toccano le corde giuste dei lettori.

Il punto è che per adesso lo lasciamo al suo destino, come una barca utilizzata in precedenza e lasciata ora sotto le intemperie (tanto c'è l'ancora e non se ne scappa). Il tempo è davvero pochissimo per scrivere e bisogna anche ripensare a che direzione dare al tutto... non riesco comunque a togliermi il senso di soddisfazione per quanto è già stato fatto.

Vi chiedo preghiere perchè ci dia luce e tempo ed energie per capire esattamente come muoverci nei prossimi tempi. La visione associata a questo blog è importante e va conservata, rafforzata ed estesa il più possibile, ma la domanda che chiedo a Dio stesso è "come?". Mi piacerebbe sinceramente avere il tempo per ascoltare la risposta di Dio, ma per adesso il tempo non c'è perchè è dato ad altre cose che comunque riguardano il Suo regno ed hanno ora la priorità... tanto sono convinto che anche questa interruzione, come ogni cosa, rientra nella Sua volontà.

Vi chiedo solo di unirvi a queste preghiere, se ritenete che questo blog abbia il suo valore e la visione non debba essere abbandonata...

Dio vi bened...

Un attimo... ed i consueti versi da inserire in questo post? citiamo sempre qualche verso!

Beh, vi lascio con un paio di versi che danno l'idea di come Gesù abbia usato uno strumento (una barca), poi l'abbia lasciata inutilizzata per un po' e poi abbia ricominciato ad usarla per parlare alle folle... un po' come stiamo facendo con questo blog! Eccoli, in ordine rigorosamente cronologico:

  • Matteo 13:2: e una grande folla si radunò intorno a lui; cosicché egli, salito su una barca, vi sedette; e tutta la folla stava sulla riva.
  • Matteo 14:14: Gesù, smontato dalla barca, vide una gran folla; ne ebbe compassione e ne guarì gli ammalati.
  • Matteo 15:39: E Gesù, dopo aver congedato la folla, salì nella barca e andò al paese di Magadan.

Dio ci benedica e benedica questa generazione di testimoni di Cristo in Italia!

domenica 11 maggio 2008

Il saggio medico

" Chi si preoccupa di piacere agli uomini si trova davanti un compito immane e inutile. Un saggio medico cerca di curare, non di compiacere, il suo paziente. (Sui doveri dei ministri di culto riguardo la predicazione della Parola). "

William Gurnall

Tratto da "E' ora di muovere le acque" di Michael L. Brown

martedì 29 aprile 2008

Situazione Blog

...Vale più la fine di una cosa, che il suo principio... (Ecclesiaste 7.8)

Capiamoci.
Siamo perfettamente consapevoli che questo blog sta perdendo visitatori... d'altronde stiamo scrivendo sempre di meno perchè coinvolti in altre attività cristiane e non cristiane (tipo lavoro e studi secolari, per capirci).

Ma ilmomentocruciale non è un blog che ha lo scopo di raccogliere un alto numero di visitatori in fretta e furia per poter affermare di avere "tanti-visitatori"...

Rientra in una visione ed in una causa che presenta vari aspetti. Più elementi devono convergere in una stessa direzione.

Pertanto, fermo restando l'utilità che ha svolto e sta svolgendo, il meglio, secondo me, deve ancora venire.

E lo aspetteremo con pazienza, lavorando nel frattempo anche ad altre cose......

Dio ci benedica e teniamo saldi nel nostro cuore gli obiettivi riportati qui a destra: unità e amore, guida dello Spirito Santo, evangelizzazione "aggressiva"...

Amen.

martedì 22 aprile 2008

Riconciliazione

"La giustificazione senza santificazione non sarebbe vera salvezza. Sarebbe come definire puro il lebbroso per poi lasciarlo morire della sua malattia; sarebbe come condonare la ribellione e permettere al ribelle di restare nemico del Re. Questo modo d'agire equivarrebbe a trattare le conseguenza sorvolando sulla causa, e non si risolverebbe bel nulla."


Tratto da "E' ora di muovere le acque" Michael L. Brown

martedì 15 aprile 2008

Elezioni politiche ed il ritorno di Gesù (sempre più vicino)

43 «Quando lo spirito immondo esce da un uomo, si aggira per luoghi aridi cercando riposo e non lo trova. 44 Allora dice: "Ritornerò nella mia casa da dove sono uscito"; e quando ci arriva, la trova vuota, spazzata e adorna. 45 Allora va e prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, i quali, entrati, vi prendono dimora; e l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa malvagia generazione».(Matteo 12.43-45)

Mi ha impressionato profondamente ciò che ha detto a valle delle ultime elezioni il politologo Sartori a Porta a porta, commentando la morte e la sepoltura di una nota ideologia politica nel contesto del parlamento italiano. Il concetto, dichiarato con estrema limpidezza e con il fare di chi dichiara l'ovvio è che nessuno in politica e nella cultura occidentale sa più dove stiamo andando, dove dovremmo andare e cosa sarebbe giusto desiderare... "ormai cerchiamo solo di sopravvivere, tutto qua".

Soltanto il vuoto, una cultura ed una società priva di valori, di direzione, d'intenzioni, di desideri (sia desideri giusti che desideri sbagliati) può essere il terreno in cui attecchirà infine il politico per eccellenza (che secondo molti evangelici verrà da Roma – Apoc. 17.9-12) che avrà nome Anticristo e userà il numero 666 (qualsiasi cosa questo numero significhi).

Duemila: scompaiono le ideologie politiche (e mi riferisco alla destra ed alla sinistra assenti nel parlamento italiano). Si indeboliscono le religioni forti (e mi riferisco alla tendenza degli occidentali a preferire una propria generica “spiritualità” invece delle religioni tradizionali, che corrisponde alla “fuga da tutte le chiese” evidenziata da fior di statistiche in America ed in Europa). E' presumibile che anche la componente cattolica come distinta forza politica italiana possa estinguersi nei prossimi anni, con molta velocità.

Il vuoto totale ed assoluto si sta componendo come un puzzle davanti ai nostri occhi... un puzzle dove le tessere vengono eliminate invece di essere inserite. E tutto viene nel frattempo condito e adornato da un buonismo di tutti sempre più sfacciato…

“…lo spirito immondo… …quando ci arriva, la trova vuota, spazzata e adorna… Così avverrà anche a questa malvagia generazione…”


Il momento è cruciale... siamo svegli? stiamo annunciando l'Evangelo? stiamo fornendo l'unica direzione (la Via), l'unica Verità, l'unica espressione di Vita che ha ancora ragione di essere proclamata?

Satana sta lavorando, e bene, nella nostra società... ed i figli della luce? cosa stanno facendo? cosa stai facendo?

La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno sopraffatta (Giov.1.5)

giovedì 3 aprile 2008

Come direbbero gli americani... un MUST per chiunque conosce l'inglese

"Le parole dei saggi sono come degli stimoli, e le collezioni delle sentenze sono come chiodi ben piantati" (Ecclesiaste 12.13)



Un post secondo noi fondamentale (anche se molto lungo e dettagliato, cioè... pesantissimo...) a proposito del tema di produrre cambiamento nella Chiesa... pesantissimo ma anche molto recente, pubblicato il 12/12/2007. I bloggers appartengono alle Assemblee di Dio in America, ma sono presenti spunti di riflessione validi per qualsiasi movimento evangelico e soprattutto per i giovani pastori (che speriamo essere numerosi fra le file dei lettori di questo blog):
http://www.agthinktank.com/?p=14
Traduciamo un estratto dalle prime righe (credo che l'intervento sia stato scritto dal figlio dell'attuale presidente delle Assemblee di Dio in America):
"...vogliamo promuovere cambiamenti positivi a tutti i livelli del movimento: individuale, globale, comunitario (...). I punti d'attenzione prioritari sono COSA e COME. COSA costituisce un cambiamento positivo? e COME implementare cambiamenti positivi? (...)
Abbiamo bisogno di più apertura, più onestà, più autenticità, non meno. Ma affianco alla trasparenza abbiamo bisogno di grazia (n.d.t: penso grazia nel
significato di gentilezza, bontà e delicatezza
) nei toni del dibattito. (...)


Se possiamo migliorare nella trasparenza e nei toni del dibattito a proposito di COME cambiare le Assemblee di Dio in America, noi di fatto cambieremo le Assemblee di Dio in America e, cambiandole, procleremo il regno di Dio alla
nostra generazione."



...leggete almeno i punti essenziali!


Non ci sono rimasti che lo Spirito e la Parola

Gesù: "Le parole che vi ho dette sono Spirito e vita." (Giov. 6.63)


Pietro: "Tu hai parole di vita eterna" (Giov. 6.68)


Se c'è una cosa che ci siamo prefissi in questo blog è di non essere polemici o ipercritici nei confronti di nessuno (sembra essere un vezzo dei blog). Però ci è indispensabile distinguerci da una serie di tendenze che ci sono estranee pur essendo rilevanti nel panorama evangelico attuale, specie giovanile. Molti movimenti giovanili (per lo più di tendenza pentecostale-indipendente) hanno i medesimi obiettivi di questo blog, ma in aggiunta propongono strategie specifiche volte ad affermare con quali mezzi, in quanto tempo e con quali modalità si possano raggiungere gli obiettivi previsti.


La nostra unica strategia è la semplice, ingenua, bambinesca (ma non infantile) ricerca della guida dello Spirito Santo. Non abbiamo formule magiche e neppure formule matematiche. Crediamo che la priorità sia rimettersi nelle mani di Dio con spirito di devozione ed umiltà.


Parallelamente, la visione del risveglio, dell'evangelizzazione, dell'unità diventa ragione di entusiasmo sfrenato per molti evangelici (soprattutto, ma non solo,
del suddetto genere). Di conseguenza, ci si ritrova insieme per concerti, manifestazioni giovanili, incontri accesi ed entusiastici (ma, almeno per me, non
sempre entusiasmanti) nei quali si inneggia al Risveglio con la R maiuscola e se ne parla come di qualcosa evidentemente presente in mezzo a noi... anzi,
a dirla tutta, devi essere proprio un incredulo per non vederlo.


Vogliamo credere senza umane illusioni nella potenza della preghiera fatta di suppliche, intercessioni e parole sincere di consacrazione; nella riflessione
biblica, genuina, intelligente ma non intellettuale che possa aprire la strada per ciò che ancora non c'è, ma ci sarà (la fede cristiana sarà sempre fede nel Dio d'Abramo).
Come diceva un noto pastore del Nord Italia... "non ci sono rimasti che lo Spirito e la Parola". E quando diceva questo, c'era il sarcasmo di chi era convinto
interiormente: "ci basteranno". Ed anche noi, "nipoti" di tali uomini di Dio, vogliamo credere che saranno molto più che sufficienti
.

venerdì 28 marzo 2008

evangelizzare su internet, rispondendo alle domande dei non-credenti (2 di 2)

(continuing)



Ci sono molti che cercano solo la polemica e la discriminazione verso le altre religioni che non sono la loro, ma ci sono anche molti che sinceramente fanno domande su Dio, sulla Sua volontà e sulla bibbia e, vedevo che spesso, nessuno rispondeva con la bibbia, ma alla meglio con la dottrina della propria religione, senza nemmeno argomentare più di tanto il proprio pensiero magari corretto.
Vedendo tutte queste domande ho pensato a quante volte in piazza con i miei fratelli cercavamo qualcuno interessato a parlare di Dio e tutti scappavano.Pensavo a come spesso ci basta trovare in una evangelizzazione 1, 2 persone interessato a parlare di Dio e già ci sentiamo benedetti.Qui ce ne erano centinaia, dei quali una buona percentuale sinceri, ma nell'ignoranza.Per fartela breve (non lo sono stato lo so, spero mi perdonerai) il 5 Gennaio del 2008 mi sono iscritto ad answers (
questa è la mia homepage nel quale potrai trovare tutte le mie domande e risposte )Ho cominciato a rispondere molto semplicemente e di getto a molte domande ripromettendomi di non dare mai valutazioni personali ma di prendere spunto solo ed esclusivamente dalla Parola di Dio.Per trovare i versetti che conoscevo, ma a mia vergogna non sapevo esattamente dove fossero scritti, mi sono aiutato con il sito laparola.net sito con il quale avevo già collaborato per altri motivi e che ha una ricerca molto efficace se impari a usarla che ti permette di arrivare al versetto che cerchi anche ricordandone pochi elementi.Al'inizio non vedevo un gran riscontro nelle persone a cui parlavo, ma indipendentemente dal fatto che arrivava loro il messaggio che io volevo portare, sentivo e sento una grande benedizione. Infatti non mi riconosco in molti delle risposte che ho dato, non perchè non sia d'accordo ma perchè non le sento mie, Dio stesso mi benedice quando parlo agli altri ricordandomi tutti i passi che avevo letto e meditato, queste risposte che spesso sono veri e propri piccoli studi, stupivano e edificavano anche me, tanto che dopo un po' di risposte ho cominciato a schedarle e catalogarle perchè pur avendole date io, desideravo studiarle.
Per la catalogazione delle risposte ho deciso di usare un tool pubblico il
mio blogHo imparato ad usarlo e ora ogni domanda interessante la pubblico sul mio blog catalogandola per argomenti e linkandola dai riferimenti della risposta stessa su answers affinchè a chiunque sia piaciuta possa essere data la possibilità di leggere comodamente tutte le altre risposte.Tra il mio blog, a cui la maggior parte accede tramite answers ma molti anche da ricerche su google, e answers stesso ho avuto modo di conoscere e di parlare delle cose di Dio con un sacco di persone Cattolici, testimoni di geova, evangelici, mormoni, atei, agnostici, satanisti razionali e non etc...Spero la mia testimonianza, seppur non breve, possa essere di edificazione e di incoraggiamento a te e ad altre persone che frequenteranno il tuo blog se deciderai di pubblicarla. C'è tanto bisogno di operai che conoscono la bibbia e che la predichino in tutta sincerità anche attraverso un mezzo come internet che pur avendo molti difetti ha anche i suoi pregi.Dio ti benedica!

mercoledì 26 marzo 2008

evangelizzare su internet, rispondendo alle domande dei non-credenti (1 di 2)

Ho chiesto ad un fratello di raccontarmi via mail la sua esperienza di evangelizzazione su internet, affinchè possa essere di esempio per altri giovani evangelici che usano spesso internet. Ecco la testimonianza.

Uso internet dal lontano 1997 e ora che mi ci fai pensare coincide proprio con l'anno della mia conversione.Lo uso per lavoro, e in tutta onestà i primi anni che vi ci accedevo non pensavo minimamente che internet potesse c'entrare nulla con Dio e la Sua parola.In effetti lo usavo per lavoro, per accedere alle informazioni riguardanti la mia cantante preferita, per studiare, per conoscere altre persone tramite le chat, insomma tutto tranne che cose attinenti alla mia fede.E' successo che nella mia maturazione di credente, e con il crescere di internet ho cominciato a usufruirne anche per fare i miei primi studi personali, o i miei primi pensieri.Ho conosciuto anche le prime persone su internet che entravano nelle chat per evangelizzare o costruivano i primi siti delle loro chiese con studi e informazioni varie.Mi stuzzicava l'idea di usare internet anche per motivi spirituali, ma non vedevo in queste cose molto frutto, o perlomeno, non le sentivo mie.In più nell'ambito delle nostre chiese invece di internet, si dice infernet, ed effettivamente c'è una parte di verità in questo soprannome perchè non si può negare che il 99% del contenuto di internet sia assolutamente non cristiano e spesso contro Dio e la Sua volontàMano a mano che passavano gli anni cominciavo a svalutare il tempo che dedicavo alla mia passione nonché lavoro( l'informatica) perchè vedevo che questo tempo e queste conoscenze non erano spendibili in quello che era diventata la mia passione per eccellenza: Dio!In questa maturazione sono arrivato anche a valutare l'ipotesi di cambiare lavoro ( se devo spendere 8 ore al giorno della mia vita preferisco farlo in un ambito che posso sfruttare anche nel campo del signore piuttosto che in un ambito così arido da questo punto di vista come l'informatica) e probabilmente a breve lo farò.
Nonostante cercassi di "sfruttare" le mie conoscenze informatiche alla gloria di Dio, non riuscivo a vederne il modo.Questo fino a quando Dio mi ha messo in cuore di inserire nello spazio della citazione personale in msn (messenger), dei versetti biblici, che periodicamente cambiavo.Uso msn non solo per svago ma anche per lavoro e questo mio espormi ha portato molti colleghi e cmq persone non cristiane a contattarmi, inaspettatamente, per parlare con me delle cose di Dio.Persone che conoscevo da anni e che mai mi avevano manifestato a il loro pensiero riguardo a Dio o alla bibbia, finalmente si aprivano con me, forti anche del fatto che le altre persone non li sentivano perchè, purtroppo, la maggior parte delle persone si vergogna di parlare pubblicamente di quello che crede riguardo a Dio.Successivamente mi è successo di capitare sul sito answers dove le persone pongono quesiti che vengono catalogati in diverse categorie e ai quali chiunque può rispondere.Quando sono finito nella categoria religione e spiritualità mi si è aperto un mondo...

(to be continued)

sabato 22 marzo 2008

12 - Il piano di Dio individuale: ciò che alla fine conta veramente…

"Il mio cibo è far la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l'opera sua." (Gesù)

Ciò che alla fine conta veramente è la nostra umiltà ed il desiderio che abbiamo davvero di fare la volontà che Dio ha per noi.

Potremmo essere confusi, perplessi o non essere d'accordo su molto di ciò che è stato scritto fino ad oggi su questo blog, eppure essere guidati dallo Spirito Santo; potremmo anzi non avere la più pallida idea di come si faccia a capire quale sia la strada da percorrere secondo il piano che Dio ha per noi,
eppure essere perfettamente guidati dall'alto. Non ci credete? Ma guardate questi:

…in preghiera dissero: «Tu, Signore, che conosci i cuori di tutti, indicaci quale di questi due hai scelto 25 per prendere in questo ministero apostolico il posto che Giuda ha abbandonato per andarsene al suo luogo». 26 Tirarono quindi a sorte, e la sorte cadde su Mattia, che fu incluso tra gli undici apostoli. (Atti 1.24-26)

In che razza di mani aveva affidato Gesù l'Evangelo? Undici apostoli che come migliore mezzo per capire quale fosse la volontà di Dio, scelgono di lanciare la monetina e di tirare a sorte… è un metodo biblico per noi credenti? No, non compare in nessun altro esempio nel Nuovo Testamento. Anzi, in Atti 6 si comportano in modo del tutto differente. Ed allora?

Erano credenti immaturi. Era appena nata la chiesa ed ancora non sapevano come comportarsi di fronte alle scelte da prendere (già a decidere chi dovesse predicare il giorno di Pentecoste, sembra siano stati molto più sicuri… effetto della pienezza di Spirito Santo in loro?). Eppure, poche preghiere sono così semplici, belle ed efficaci come la preghiera che fecero umilmente a Dio per chiedere il Suo aiuto:

…Tu, Signore, che conosci i cuori di tutti, indicaci quale… …hai scelto (Atti 1.25)

Finché sarà questo il sentimento nel tuo cuore, non avrai nulla da temere.

La nostra certezza non è negli strumenti (il ragionamento, il desiderio,la valutazione delle circostanze, la nostra spiritualità) ma in Dio stesso che ci guida – un dato di fatto (se abbiamo fede). In questo non c'è nessuna incognita.

Qualsiasi sia il modo in cui cerchi di capire qual è il piano di Dio, ciò che conta è che credi che Dio ha un piano personale per te e chiedi sinceramente in preghiera che esso si adempia. Senza questo sentimento nel cuore, tutto è vano; con questo sentimento nel cuore, ogni cosa è certa.

Queste riflessioni sono finite e sento davvero nel cuore, per l'ultima volta, di ripetere con parole sincere: fratello, sorella, abbi fede in ciò che Dio ha preparato per te e nella capacità che Egli ha di guidarti con efficacia in questa vita così contorta e difficile.



"L'Eterno è il mio pastore, nulla mi mancherà: Egli mi guida"

mercoledì 19 marzo 2008

11 - Il piano di Dio individuale: la prova del 9

"…perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace." (1 Corinzi 14.33)

La prova del nove per capire la volontà di Dio per noi è l'armonia fra i vari segnali indicatori che abbiamo descritto negli interventi precedenti: per esempio, se i consigli fraterni, i nostri desideri e le circostanze vanno nella stessa direzione, è molto difficile che stiamo sbagliando nel comprendere la volontà di Dio a meno che qualche altro segnale indicatore (per esempio un ragionamento o la diretta guida dello Spirito Santo) non vada in direzione contraria. In tal caso, se c'è tempo, conviene fermarsi, pregare, riflettere e cercare di capire perché vi è nel cuore ed intorno a noi questa confusione (e lasciare a Dio di cancellarla, mettendo così tutto in ordine). In compenso, quando tutti i cartelli saranno disposti ordinatamente,
nulla dà maggiore entusiasmo di vedere di nuovo tutte le frecce puntare nella stessa direzione.
Per armonia intendiamo anche e soprattutto armonia nella famiglia, fra amici e/o fra membri della chiesa. Quando questa armonia si realizza senza che ci sia stato in precedenza un accordarsi umano, si realizza veramente cosa significa che la volontà di Dio è superiore all'intelligenza di ciascuno di noi ma nel contempo il fatto che siamo tutti guidati dallo stesso Spirito. Credo che fu qualcosa che Pietro e Paolo realizzarono quando arrivarono al concilio di Gerusalemme in Atti 15, avendo fatto in periodi simili le medesime esperienze spirituali, l'uno con Cornelio e l'altro ad Antiochia, ma entrambe in relazione alla salvezza dei Gentili. Io stesso sperimentai qualcosa del genere una delle prime volte che ho predicato, quando sentii alzarsi per esattamente l'ultima testimonianza una sorella che lesse esattamente il capitolo che io avevo in mente per l'introduzione alla predica (il passo era Proverbi 2, non così comune… provate a fare il calcolo statistico di quant'è la probabilità che una cosa del genere accada casualmente ;-)).
Quando quest'armonia non c'è in noi, spesso è perché i diversi cartelli indicatori si riferiscono a tempi diversi, a momenti differenti. Spesso capita per esempio che l'esigenza e le circostanze richiedano di dedicarsi a qualcosa, ma il desiderio o lo Spirito Santo in noi indicano qualcosa di diverso, magari più grande… magari anche lontano nel tempo. Per esempio, a Paolo appena si convertì, fu profetizzato che avrebbe evangelizzato dei re, ma per anni ed anni non vide nulla di tutto questo e si dedicò all'opera di Dio che invece gli era stata messa concretamente davanti (esigenze pratiche)… solo dopo molto tempo vide adempiersi quella profezia.

La contrapposizione fra l'umiltà delle piccole cose di oggi e la fede nelle grandi cose per il domani è una costante nella Bibbia, senza per questo essere una contraddizione. Ricordiamo per esempio che Romani 12 ci dice di "lasciarci attrarre dalle cose umili" (dalle circostanze immediate intorno a noi) ma contemporaneamente 1 Corinzi 11 ci dice anche di "aspirare ai carismi maggiori" (per fede, con un sentimento di attesa).

Persino nel caso di mancanza di armonia fra Paolo e Barnaba su Marco (Atti 15.36-37), si può ritenere che entrambi avessero ragione, ma in merito a momenti differenti: per il viaggio che Paolo aveva in mente nell'immediato, viaggio impegnativo e difficoltoso, Marco non era la persona giusta; invece Barnaba decise di "investire" su Marco e nel tempo costui divenne un valido collaboratore dell'Evangelo.

Questo non toglie che in alcuni casi, ci sia invece qualcosa di davvero sbagliato,
e la mancanza di armonia fra i cartelli indicatori allora lo evidenzierà:
>un disaccordo fra cristiani può rivelare che qualcuno nello specifico ha torto
(il disaccordo con Paolo evidenziò in Atti 15 che i cristiani a favore della circoncisione dei gentili stavano in realtà sbagliando);
>i nostri pensieri possono essere sbagliati (i pensieri di Pietro non erano in armonia con la visione che ebbe in Atti 10 semplicemente perché… erano sbagliati);
>i nostri desideri possono essere sbagliati ("domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri" – Giac. 4.3);
>le circostanze intorno a noi possono fuorviarci (il sogno del macedone fu il modo che Dio usò per rivelare a Paolo che le esigenze spirituali più pressanti erano altrove – Atti 16.9);
>Una mancanza di armonia con il resto della chiesa può rivelare una cattiva comprensione interiore di cosa s'intenda per pienezza dello Spirito Santo (per esempio, se nessuno interpreta un messaggio in lingue, questa è una mancanza di armonia fra chi dà il messaggio in lingue ed il resto della chiesa che generalmente rivela che il carisma non era voluto dallo Spirito Santo – 1 Corinzi 14.27-28).

Se al contrario ogni aspetto della nostra vita ci rivelerà in modo armonico la stessa direzione da seguire, risulteremo essere dei cristiani equilibrati, dinamici ed entusiasti nel fare la volontà di Dio per noi… esattamente ciò di cui abbiamo bisogno nelle nostre chiese.

Abbiamo cercato di fornire delle regole logiche per capire come riconoscere il piano di Dio per la propria vita; la vita pratica a volte è tutt'altra cosa: a volte è estremamente semplice, a volte è più contorta di quanto cento interventi possano raccontare. Ma questo è sicuro: quest'armonia spirituale fra realtà differenti ed a volte in contrasto fra di loro, va ricercata intensamente davanti a Dio (Nota: ancora un solo intervento ed abbiamo davvero finito con il piano di Dio).

lunedì 17 marzo 2008

10 - Il piano di Dio individuale: pienezza di Spirito Santo

(…continuing…)


Era questa una realtà per i primi pentecostali? Assolutamente sì. Da un fratello Lombardo che si sente indotto dallo Spirito a predicare in un bosco senza scorgere anima viva (e poi scopre che è presente un osservatore nascosto), ad un fratello Francescon a cui vengono rivelati le località dove dirigersi nel Sud America, queste esperienze di “pienezza dello Spirito Santo” sono ritornate ad essere concrete proprio dopo la Pentecoste del 1900.

Lo stesso fratello Lombardo, salendo su una nave, viene avvisato in Spirito da Dio del fatto che essa non arriverà a destinazione. Ed infatti quello fu l’ultimo viaggio di quella nave… ma non fu l’ultimo per il fratello Lombardo che aveva deciso di conseguenza di viaggiare su di un’altra imbarcazione.

Teniamo salde le verità esposte nei precedenti interventi, pratiche e soprattutto quotidiane (usare la testa, guardare ai nostri desideri, pesare le esigenze esterne), ma esercitiamo la fede di credere anche nel fatto che lo Spirito Santo potrebbe intervenire spesso in modo diretto dicendo esattamente al cuore cosa dobbiamo fare. Non stiamo parlando di emotività o di dubbiose sensazioni, ma di una consapevolezza spirituale lucida ed improvvisa.

Queste situazioni non saranno la norma, ma di sicuro se non abbiamo una vera fede nell’opera dello Spirito Santo (a volte anche sorprendente) non avremo mai la stessa consacrazione ed efficacia della prima generazione pentecostale, quella consapevolezza che, nelle nostre scelte, pro o contro i nostri interessi, siamo “legati nello Spirito” (Atti 20.22). Quella consapevolezza che qualcuno chiama semplicemente fede.